Viaggio veloce a Maiorca, 4 giorni tra spiagge, silenzi e borghi che ti restano addosso

Immagine di copertina per blog post sul viaggio a Maiorca, Pajaro Amarillo

Maiorca è molto più di una semplice isola estiva. È fatta di luce gentile, villaggi addormentati tra le montagne, giardini nascosti, strade che profumano di fichi maturi e mare cristallino, così vivido e calmo da sembrare disegnato. Ci siamo andati con l’idea di staccare. Siamo tornati con la sensazione che, su quest’isola, alcune cose non le dimenticheremo più.

Ecco il nostro viaggio, tappa dopo tappa, tra luoghi imperdibili e piccoli momenti da custodire.


Giorno 1 – La libertà del mare

Abbiamo iniziato il nostro viaggio in direzione sud-est dell’isola, e appena atterrati, abbiamo ritirata la nostra auto da Record GO Maiorca per poi dirigerci ad Algaida, per depositare i bagagli nella nostra fantastica camera nel meraviglioso e molto economico Petit Hotel Algaida, un hotel che possiamo consigliarvi assolutamente perché collocato al centro dell’isola, ha una piscina fantastica e offre colazioni abbondanti e buonissime.

La nostra prima tappa, dopo aver scoperto il nostro alloggio, è stata Es Trenc, ma prima dobbiamo dirvi che la sensazione di questi primi momenti sull’isola è stata fin da subito micidiale, il tempo sembrava scorrere più lentamente, eravamo già catapultati nel nostro piccolo e felice spazio di relax.

Petit Hotel Algaida overview - Mallorca, Algaida - Viaggio a Maiorca Pajaro Amarillo

Es Trenc, spiaggia provvista di un comodo parcheggio che costa 8€ al giorno, ti accoglie con una lunga distesa di sabbia bianca e acqua turchese che a primo impatto può sembrare irreale. La spiaggia è abbastanza spaziosa ed essendo lunga 10 km sarà difficilissimo non trovare un buco dove poter stendere gli asciugamani e riposare corpo e mente. In lontananza, in mare, solo qualche vela e il rumore del vento tra le dune, poesia è dire poco.

Es treno Maiorca

Es trenc è sicuramente spiaggia libera, selvaggia, dove lo sguardo si perde e la mente si svuota. Consiglio utile: appena arrivati abbiamo trovato tantissima posidonia ma spostandovi sulla spiaggia, noi siamo andati verso destra guardando il mare, troverete sicuramente spazi privi di questa fastidiosa ma innocua alga.

Seguendo il percorso organizzato prima di partire, ci siamo fermati a Cala Llombards, incorniciata da scogli e pini ma davvero piccola per accogliere tutti i turisti estivi e poi a Cala Figuera, una spiaggia ma non solo, anche un minuscolo villaggio di pescatori dove il tempo si è fermato davvero. Barche ormeggiate, silenzio rotto solo dalle chiacchiere lente nei bar di porto, e nessuna fretta, solo il tempo che scorre a modo suo e il mare che culla tutti, senza differenze.

Cala Llombards and Cala Figuera - Palma de Maiorca - Viaggio a Mallorca Pajaro Amarillo

Abbiamo chiuso la giornata cenando al Santuario de Cura: un luogo che non è solo un punto panoramico, ma un vero rifugio, un hotel unico e splendido creato all’interno di un vero santuario. Il cibo qui è abbastanza ricercato, leggermente sopra la media come costo ma potrete godervi un tramonto davvero clamoroso, essendo il luogo sopra la Puig de Randa, montagna di 543 mt. Immaginate il silenzio assoluto, il volo degli uccelli, il fruscio del vento. Questa prima cena è stata una di quelle esperienze che ti fanno sentire piccolo e grato allo stesso tempo.

Santuari de Cura - Maiorca - Alcuni piatti e questo spazio meraviglioso con un panorama pazzesco al tramonto

Giorno 2 – La città, senza fretta

La domenica l’abbiamo dedicata a Palma, la capitale dell’isola. Ci siamo persi nel suo centro storico tra persiane verdi e piazze assolate, gustandoci la città con calma, senza programmi troppo rigidi, passeggiando con calma e perdendoci tra le strade del centro storico.

La nostra prima tappa, prima del giro in centro, è anche un consiglio di parcheggio se siete in auto. Di fronte al Pueblo Español, infatti, troverete un comodo parcheggio e spesso, se sceglierete di andare all’apertura della struttura del Pueblo, attualmente alle ore 10.00, troverete sicuramente un posto auto. Sulla pagina linkata prima troverete il prezzo del biglietto: 12€ per gli adulti.

Pueblo Espanyol Maiorca - Viaggio a Maiorca Pajaro Amarillo

Ma cos’è il Pueblo Español? Immaginate di voler visitare le principali attrazioni architettoniche spagnole ma di non potervi permettere spostamenti così ampi e avete scelto un’isola come Maiorca che, ovviamente, non può racchiudere tutto. Ecco, il Pueblo accorre in nostro aiuto, include al suo interno la riproduzione, in scala, di diverse attrazioni spagnole: monumenti, piazze, strade. Un esempio? Abbiamo (ri)ammirato l’Alhambra che avevamo già ammirato durante il nostro viaggio a Granada. Ovviamente non ha lo stesso impatto ma se volete gustarvi una parte di Spagna oltre a quella che potrete ammirare sull’isola, vi consigliamo sicuramente il Pueblo. Oltre alla bellezza dei luoghi troverete all’interno di questo museo a cielo aperto mostre contemporanee che siamo sicuri vi potranno interessare.

Potrete vederle su questa pagina dal sito ufficiale.

Finita la visita al Pueblo abbiamo ripreso a passeggiare per il centro di Palma, qui il solito consiglio: perdetevi, camminate, ammirate, entrate nei locali, chiedete ai locals e lasciatevi guidare dall’istinto.

Luoghi imperdibili nel centro di Palma: Catedral Basilica de Santa Maria de Mallorca e i suggestivi Banys Àrabs.

Palma: Catedral e bagni arabi - Viaggio a Maiorca Pajaro Amarillo

Consiglio per un pranzetto al volo ma di qualità? Uno dei migliori locali, nemmeno troppo costosi, che possiamo consigliarvi è La Rosa Vermuteria & Colmado. Abbiamo mangiato salumi e formaggi locali buonissimi, bevuto sangria e birra artigianale e provato una delle migliori tortilla de patatas della nostra vita, non possiamo spiegarvi il piacere provato ma invitarvi a vivere l’esperienza. La prenotazione è quasi obbligatoria, è un locale sempre pienissimo, accoglie anche un sacco di gente del posto e questo è proprio sinonimo di bontà.

La Rosa Vermuteria & Colmado - Piatti e bevande ristorante Palma - Viaggio a Maiorca Pajaro Amarillo

Dopo la passeggiata, ci siamo spostati verso Playa de Illetes: mare limpido, sabbia fine, qualche ora di sole e un buon libro. È uno di quei luoghi vicini alla città, ma abbastanza appartati per sentirsi in vacanza piena, anche qui c’è poco spazio quindi pianificate per bene gli orari e cercate di non rimanere male se non ci sarà parcheggio o posto, c’è sempre un’altra spiaggia o cala da visitare a Maiorca.

A cena, siamo stati da CaI Demoni, ad Algaida, esattamente dove alloggiavamo. Cal Demoni è un ristorante iper tipico, molto visitato anche dagli isolani maiorchini, qui la cucina è assolutamente tradizionale, dovete provare assolutamente il frito maiorchino, un qualcosa di spaziale che difficilmente dimenticherete. La cucina è curata e l’atmosfera è accogliente e informale: perfetto per chi cerca sapori autentici, lontano dalle zone turistiche.

Cal Demoni, ristorante tipico maiorchino - Viaggio a Maiorca Pajaro Amarillo

Giorno 3 – Borghi sospesi e giardini segreti

Il lunedì è stato forse il giorno che abbiamo amato di più per la calma, la tranquillità e il dolce far nulla che ci ha accompagnati fino a fine giornata.

La prima tappa è stata ai Jardins d’Alfàbia, un giardino di ispirazione ispano-araba, ricco di storia, ombra, fontane e profumi. Camminare qui è stato come entrare in un altro tempo, l’ingresso costa 9 € a persona ma ne vale assolutamente la pena, anzi, ci è sembrato anche abbastanza economico. All’interno dei giardini troverete anche una fantastica villa che vi farà viaggiare ad almeno 150 anni fa, all’interno della villa c’è poi una splendida libreria piena di pezzi rari.

Giardini D'Alfabia - palma di Maiorca, Pajaro Amarillo

In macchina, ci siamo lasciati impressionare tra le curve della Sierra de Tramuntana, Patrimonio UNESCO, spina dorsale di tutta l’isola di Maiorca e punto di riferimento settentrionale dell’isola.

Soller, città a Palma

In questa sierra abbiamo effettuato tre soste indimenticabili:

  • Soller, con il suo trenino storico e le piazze animate, piene sì di turisti ma anche di una certa vivacità popolana che ci colpisce sempre quando visitiamo piccole città diversissime dalle nostre;
  • Fornalutx, silenzioso e perfetto come un set cinematografico tra i saliscendi, qui l’unico appunto è che i parcheggi sono pochissimi e probabilmente vi toccherà aspettare che si liberi qualche posto, noi ne abbiamo approfittato per un pranzo tranquillo e veloce da Groenk Bistro & Grill, un ristorantino esteticamente molto carino (potrai trovarne altri in giro per l’isola), non è esageratamente economico ma la qualità è molto alta e a Fornalutx abbiamo trovato un cameriere davvero gentile, preparato e simpatico. Ne è valsa la pena.
  • Valldemossa, che ci ha accolto con un profumo di ensaïmada appena sfornata e con il verde dei giardini
  • Deià, a sedici km a nord di Valldemossa, è un piccolo comune idilliaco con paesaggi a picco sul mediterraneo e un’aria che lascia intravedere racconti stranissimi che potrebbero aver ispirato Borges in persona, di fatto la sua collocazione fa quasi pensare ad un panorama più sudamericano che spagnolo. Non a caso è noto come dimora di numerosi letterati e musicisti
Valdemossa e Fornalutx, Palma di Maiorca, Pajaro Amarillo

Abbiamo cenato a Deià nel piccolo ristorante Sa Font Fresca, con un tavolo su di un terrazzino con una vista spettacolare sul verde circostante, il tramonto qui è stato davvero rilassante. Si mangia molto bene e sopratutto si viene trattati alla grande, con un’ospitalità senza eguali.

Più che una cena, un momento di pace.

Sa Font Fresca - Deià Palma de Mallorca - Viaggio a Maiorca Pajaro Amarillo

Giorno 4 – Mare e saluti, ciao ciao Maiorca

Il nostro ultimo giorno è stato dedicato al mare. Non volevamo andar via senza un’ultima nuotata, senza immergerci ancora una volta in questa parte di mediterraneo così siamo andati a Cala Marçal.

Il mare di quel giorno di luglio era un po’ mosso, ma la sensazione di essere al posto giusto nel momento giusto ci è sembrata davvero azzeccata per quest’ultimo momento di relax. Anche qui i parcheggi sono un po’ complicati da trovare, ci sono numerosi locali ma se arriverete presto, per presto in Spagna intendiamo le 9.00, non farete molta fatica a parcheggiare e a trovare posto in spiaggia. Alle 11.30 era tutto pieno invece. Comunque qui l’acqua va un po’ capita, essendo mosso non era proprio pulitissima e purtroppo abbiamo fatto fatica a godercela al meglio ma siamo sicuri che sarai più fortunata o fortunato di noi.

Cala Marçal - Grotte del Drach

Prima di partire, abbiamo visitato le Grotte del Drach, un vero spettacolo sotterraneo, tra stalattiti, stalagmiti, laghi interni e luci soffuse. Ciliegina sulla torta un concerto sotterraneo con una piccola orchestrina che a bordo di una barchetta suona per tutti i visitatori. Il giro in barca nel lago sotterraneo, così come il concerto di 10 minuti, è incluso nel biglietto che costa €17.50 a persona.

Il concerto, il fresco di queste grotte immense e a 25 metri sotto il livello del mare e il giro in barca sono state la chiusura perfetta, che ci ha lasciato addosso quella sensazione di “sto sognando o è tutto vero?”


Maiorca ci ha sorpresi, non solo per il mare, ma per i silenzi, i ritmi lenti, la bellezza diffusa e la cultura maiorchina che ha ben poco a che vedere con quella spagnola e che ben differenzia questo luogo da tutti gli altri che ci è capitato di visitare nel tempo.
Se stai cercando un’isola che non ti chieda nulla, se non di viverla davvero, forse è il momento di partire per Maiorca, una meta troppo spesso associata alla movida e alle feste ma che, probabilmente merita di essere guardata anche da altre prospettive.

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