Pochi giorni a Malaga, itinerario per scoprire una parte dell’Andalusia

Se stai cercando una mini fuga in Andalusia, Malaga e Granada sono due tesori a misura d’uomo che potrai scoprire in un viaggio di pochi giorni senza impegnarti troppo a organizzare date, orari e centinaia di programmi.
Noi abbiamo scelto queste due vicine mete perché tra arte, storia millenaria, spiagge da sogno e piatti tipici da assaggiare, abbiamo sentito, per l’ennesima volta, quella sensazione bellissima di avventura mixata ad una buona dose di relax: questa guida ti porterà proprio alla scoperta dei luoghi imperdibili e dei ristoranti migliori, con un itinerario comodo e pensato per tutti: i viaggiatori in cerca di relax e quelli più propensi all’avventura.
Pronte? Pronti? INIZIAMO.
Giorno 1: Malaga tra cultura e sapori mediterranei
Puoi iniziare da dove vuoi, logico, atterrare dove preferisci o addirittura arrivare in auto/camper/carovana/mongolfiera in qualunque meta dell’Andalusia ma noi, in aereo, abbiamo preferito iniziare il viaggio da Malaga, una città divisa tra storia antica e contemporanea. L’Aeroporto di Malaga – Costa del Sol è davvero comodo e ben servito, dista 8 km dal centro e quindi non avrete alcun problema a raggiungerlo, o in taxi o con i mezzi. Questo vi permetterà, con un volo comodo, di iniziare subito ad esplorare la città dopo aver lasciato i bagagli nella vostra struttura, senza perdere tempo prezioso.
Il centro è ricco di attrazioni turistiche (e meno) che vi faranno, fin da subito, percepire il senso di accoglienza e di unicità di una città come Malaga. Ti sarà sufficiente sapere che Malaga è una delle città con la più alta densità di musei nel centro storico.
Ti lasciamo una lista delle principali attrazione turistiche nel centro storico che abbiamo visitato e che consigliamo assolutamente:
- Centro Cultural Fundación Unicaja de Málaga, un centro culturale assurdo, con eventi e mostre in continuo aggiornamento (seguite il link per scoprire cosa stanno combinando proprio ora).
- Cattedrale di Malaga c’è bisogno di qualche spiegazione? Religiosamente spaziale.
- Alcazaba di Malaga anche lei, la cittadella (ri)costruita in epoca musulmana, siamo nel VIII secolo, non ha bisogno di alcuna presentazione. Questo luogo conferma quanto Malaga sia multiculturale e quanto la storia abbia segnato (nel bene e nel male) una città che oggi mostra fiera le proprie bellezze uniche.
Fermiamo l’elenco per consigliarti una pausa golosa
Per un pasto sicuro e senza fare errori ti consigliamo, in pieno centro, il ristorante Casa Lola, perfetto per assaporare i piatti locali con ingredienti freschi, tapas, servizio veloce, prezzi iper abbordabili.
Fotina golosa qui sotto per stuzzicarti.
Riprendiamo l’elenco dopo la pausetta golosa
- Teatro romano di Malaga, questo luogo è sufficientemente storico, anche se, noi italiani, siamo già abbastanza abituati a queste tipologie di scenari, si trova proprio ai piedi dell’Alcazaba e si vocifera che i marmi che lo componevano, d’epoca romana, siano stati utilizzati per ricostruire parte della cittadella.
- Il parco di Malaga questo parco ci ha rapiti perché è molto molto particolare, vi basterà guardare la forma che ha su maps. Comunque, per descriverlo senza spoileravi troppo posso dirvi che sembra quasi di essere in un luogo esotico, diverso, lontano: vegetazione fitta, tante zone d’ombra e una diversità davvero pazzesca. Un parco davvero unico in cui passeggiare e staccare la mente.
Per un locale un po’ più serale vi consigliamo invece, una cena da La tasquitade en medio, un luogo da sapori davvero autentici in un luogo accogliente, qui, oltre alle tapas, potrai provare anche piatti tipici sempre a prezzi abbastanza decenti.
Giusto per completezza vi diciamo che noi abbiamo passato le notti al Pinar Apartments, situato in centro, ideale per esplorare Malaga a piedi senza pensieri e anche abbastanza economico.
Giorno 2: Il fascino senza tempo di Granada
Non sappiamo per quanti giorni sarai in Andalusia ma noi abbiamo dedicato la seconda giornata alla scoperta di Granada e se sei in queste zone non puoi davvero evitare di andarci.
Granada è la città che ospita la famosa Alhambra, con i suoi sontuosi Palacios Nazaries e i giardini del Generalife, dobbiamo dirlo subito: la città merita di essere visitata solo per questo meraviglioso complesso di edifici ma è ovvio che non finisce qui però, vi abbiamo avvisati, se siete in zona e non andate all’Alhambra state perdendo un aspetto dell’Andalusia che vi farà rimpiangere tutto. E poi arrivare in treno è davvero semplice, specialmente da Malaga.
Oltre all’Alhambra che meriterebbe un articolo intero dedicato ma lasciamo che le foto parlino per noi, il consiglio qui è di perdersi, passeggiare nel centro storico, visitare, anche in questo caso, la Cattedrale e scoprire tutto ciò che Granada ha da trasmettere della cultura andalusa.
Nel pomeriggio, concediti una pausa dolce da Casa Ysla, pasticceria famosa per il Piononos, un dolcetto tutto da scoprire che ci ha davvero migliorato la giornata.
Di rientro a Malga potrai poi goderti una buona cena da Taberna Jarana, dove potrai gustare tapas e piatti tipici andalusi in un ambiente accogliente e informale il tutto accompagnato da un buon cocktail o, se preferite, da un buon bicchiere di sangria, anche qui prenotazione stra-consigliata.
Giorno 3: arte, natura e mare a Malaga
Una volta rientrati a Malaga avevamo ancora qualche altra meta da visitare ma il grosso era stato fatto, in ogni caso belli carichi, pronti e più interessati al relax per questi ultimi giorni, abbiamo iniziato il nostro terzo giorno nell’ozio delle abbuffate con un bel brunch da Brunchit.es, un posticino colorato e carino dove le porzioni sono estremamente cariche e ti daranno tutta la forza per continuare la giornata e, magari andare a spendere un po’ di energie in spiaggia.
Noi abbiamo scelto un bel tuffo nel Mediterraneo noleggiando ombrellone e lettini a circa €15 a due passi dal locale dove abbiamo pranzato: il Chiringuito Mediterraneo, un vero must, tavoli direttamente in spiaggia e piatti tipici. Qui abbiamo preso la nostra prima paella andalusa e dobbiamo dire che, oltre alla solita abbondanza estrema nelle porzioni, abbiamo mangiato benissimo, col tempo giusto un bel tuffo poi ti farà dimenticare lo stress del lavoro, la vita rapidissima e in salita e tutte le storture che ti aspettano al ritorno (purtroppo dobbiamo ricordarti che esistono, ci dispiace).
Subito dopo questa pausa gusto playa ci siamo incamminati per visitare il colorato Centre Pompidou Malaga, primo Pompidou aperto fuori dal suolo francese (e sappiamo quanto i francesi ci tengano alle loro cose), che ospita opere di artisti contemporanei di fama mondiale e che ti trascinerà con la mente altrove. Fuori dal museo c’è poi un vero e proprio mercatino dove potrai fare scorta di souvenir (per rimanere tra i francesismi) e comprare cose tipiche.
Dopo il museo era arrivato il momento per noi di staccare la mente e per questo ci siamo lasciati accompagnare dal Terral (vento caldissimo tipico di Malaga, il contrario della bora italiana insomma) tra i Jardines de Puerta Oscura e i Jardines de Pedro Luis Alonso, due angoli verdi perfetti per una pausa rigenerante e per respirare l’aria di una città viva e vivace.
La tua giornata potrebbe chiudersi benissimo con una cena da Bodega El Pimpi, il bar restaurant di Antonio Banderas (sì, proprio lui) che, con un prezzo medio di 30€ ti permetterà di gustare piatti ricercati e buonissimi, prenota però, di solito è completamente pieno.
Giorno 4: Malaga slow e 0 pensieri
L’ultimo giorno a Malaga, per noi che troppe volte riempiamo di mete la nostra lista, è stato quasi totalmente dedicato al senso di libertà che dovrebbe accompagnare almeno un giorno di ogni viaggio, quella sensazione di poter pensare senza sentirsi in colpa “Oggi non farò nulla e sarò felice per questo”.
Il consiglio è quello di concludere il viaggio con una giornata più rilassata possibile: colazione da La Flor Negra, café semplice ma con colazioni abbondanti e molto buone e poi una bella passeggiata nel centro storico con, in aggiunta, un po’ di shopping.
Il consiglio extra che ti svolterà quest’ultima giornata e ti farà amare ancora di più Malaga è quello di visitare il Mercado Central per assaporare l’atmosfera locale e portarti a casa qualche delizia unica, noi lo facciamo spesso quando giriamo (anche in Italia), i mercati sono uno dei luoghi più magici e belli da visitare per vivere appieno la località visitata.
Altra tappa che ti consigliamo di non perdere è il Jardín Botánico – Histórico La Concepción, un’oasi verde fuori dal caos cittadino, perfetta per una passeggiata tra piante esotiche e angoli romantici, con cascate, sentieri unici e paesaggi mozzafiato.
L’ultimo pasto? Noi siamo andati sul sicuro tornando da Casa Lola, così potrai sfidarti e scegliere se tenerti leggero ordinando al massimo un paio di tapas oppure esagerare (come sempre) e fare scorta di tutte quelle splendide codine che, una volta tornata, non potrai più mangiare.
Noi abbiamo fatto entrambe le cose, Pier ha come sempre esagerato ma era una sfida difficilissima.
Il cibo è una chiusura splendida per un viaggio che ha rispettato tutte le nostre aspettative e con l’Alhambra e l’atmosfera tipica di Malaga, l’accoglienza e lo spirito d’ospitalità dei locals, abbiamo senza dubbio passato giorni fantastici e senza pensieri.
Ti è piaciuto questo itinerario?
Salvalo per il tuo prossimo viaggio in Andalusia e scrivimi nei commenti se vuoi altri consigli su Malaga, Granada o tutta la Spagna!
Lascia un commento